Le vie del cuore
“Il cammino dello yoga è lungo, ogni palmo di terreno dev’essere conquistato vincendo una grande resistenza e le qualità più necessarie al sadhaka sono una pazienza e una perseveranza invariabili e un’incrollabile fede malgrado tutte le difficoltà, tutti i ritardi e gli apparenti insuccessi.”
Sri Aurobindo
Namasté, sono Silvia:
Yogini, appassionata di filosofia, psicologia, storia dell’arte e Oriente. Classe 1974, vivo e lavoro a Genova ma non appena posso raggiungo il mio eremo di pace a Garbagna (AL), la “Shanti House“, incastonato tra le colline di ciliegi e castagni, dove spesso organizzo anche vacanze e seminari di yoga. Laureata in filosofia e psico-pedagogia, sono insegnante diplomata e certificata di Hatha e Raja Yoga e membro di YANI (Associazione Nazionale Insegnanti Yoga) dal 2013.
Insegnare yoga per me vuol dire non smettere mai di essere allieva. Amo molto approfondire gli aspetti della pratica che risuonano di più con la mia sensibilità: sono interessata alle applicazioni dello yoga nei processi di invecchiamento, nella disabilità e sono convinta che sia lo yoga a doversi adattare alla singola persona e non viceversa. C’è dunque uno yoga per tutti, anche per chi non è prestante e atletico come spesso impone lo stereotipo dello yoga performante che oggi spopola su Instagram. Seguendo le mie inclinazioni mi sono specializzata in yoga accessibile, yoga per la terza età, yoga sulla sedia e yoga ristorativo.
Tre cose per me sono essenziali quando accolgo
nel mio centro un potenziale nuovo allievo:
1 – Orientarlo, attraverso un colloquio conoscitivo ed una lezione di prova, al percorso più idoneo alle sue esigenze reali tra quelli da me proposti oppure indirizzarlo verso colleghi di altre scuole se necessario. Amo da sempre il lavoro in rete con gli altri insegnanti: lo yoga infatti è uno ma gli stili sono tanti ed è importante aiutare i neofiti a trovare il proprio per ricavare il massimo risultato dalla pratica!
2 – Trasmettergli il messaggio che, quando si inizia a praticare lo yoga, è bene darsi un piccolo obiettivo ma raggiungibile per sviluppare costanza e disciplina: i primi mesi sarebbe meglio frequentare un solo turno alla settimana piuttosto che iniziare con due/tre e poi abbandonare perché troppo gravoso! Lo yoga vuole essere un’esperienza gioiosa di decompressione, tranquillità e armonia
e non l’ennesimo impegno oneroso in agenda della settimana!
3 – Chiarire che la pratica degli asana sul tappetino da sola non basta
e non “fa miracoli” ma che è importante calare lo yoga nella quotidianità seguendo quelle regole di buon senso e di felice convivenza, con se stessi e con gli altri, racchiuse nella filosofia di questa antica arte: non violenza, sincerità, benevolenza, onestà, consapevolezza, gentilezza, compassione, equanimità ecc.
Il vero Yogin non è chi sa “stare in equilibrio sulla testa” ma chi sa “usare la testa” – e il cuore – con intelligenza in ogni circostanza!
I percorsi del cuore
Scegli il percorso più adatto a te
Hatha Yoga e Raja Yoga, Yoga accessibile, Yoga dolce senior, Yoga con la sedia, Yoga ristorativo, Yoga oncologico, Yoga Nidra, Pranayama, Yoga e Bellezza, lezioni individuali
e online su Zoom, seminari di post formazione per insegnanti e workshop per gli allievi.
Scopri, tra tutti i percorsi, quello più congeniale alle tue esigenze e prenota la tua lezione gratuita di prova, in presenza o da remoto. Sarò felice di aiutarti ad individuare lo yoga più adatto e far sì che la disciplina possa sostenerti in quest’epoca complessa.