Pranayama

“Quando il respiro è affannoso anche la mente è instabile. Ma quando il respiro si calma anche la mente lo fa, e lo yogi gode di una lunga vita. Pertanto, si deve imparare a controllare il respiro.”


Hatha Yoga Pradipika

L’arte del respiro

Oltre alle classi di Hatha e Raja Yoga propongo sessioni di solo pranayama per allievi già esperti in asana che desiderino approfondire le tecniche di respiro controllato per gestire gli stati emotivi e approcciare gli stadi più complessi della disciplina (concentrazione e meditazione). Il pranayama è una branca complessa e delicata dello Yoga e contribuisce a infondere nel praticante centratura, calma ed equanimità.

Ogni sessione di pranayama è costituita da un certo numero di cicli respiratori composti di tre fasi che sono inspirazione, ritenzione (a pieno o a vuoto) ed espirazione. I testi tradizionali assegnano tempi proporzionali a ciascuna delle tre fasi del pranayama e in particolare alla fase dell’espirazione è di solito assegnato un tempo doppio rispetto all’inspirazione, mentre alle ritenzioni è assegnata una durata anche maggiore. Il rapporto classico tra le tre fasi è 1:4:2. Il prolungamento delle singole fasi del respiro deve avvenire gradualmente grazie ad un allenamento progressivo e dietro la guida dell’insegnante.

Perché è importante?

Praticare regolarmente il pranayama è particolarmente importante perché rafforza e tonifica l’apparato respiratorio svolgendo una preziosa azione preventiva contro i gli agenti patogeni.

Inoltre, a livello sottile, fare pranayama significa imparare a gestire al meglio le proprie emozioni e a essere più consapevoli del momento presente, meno condizionati dal passato, meno preoccupati del futuro, e quindi più gioiosi!